Tra le numerose località della Toscana che vale la pena di visitare in compagnia di una guida turistica abilitata non può che essere annoverata San Gimignano, cittadina di piccole dimensioni che racchiude un patrimonio artistico immenso. C’è solo l’imbarazzo della scelta al momento di stabilire un itinerario: si potrebbe iniziare, per esempio, dal Palazzo Vecchio del Podestà, la cui costruzione risale ai primi decenni del secondo millennio – anche se la sua configurazione attuale è il frutto delle modifiche apportate nel Trecento, quando la sede del podestà venne trasferita al Palazzo Nuovo. Ecco, quindi, che il Palazzo Vecchio si fa ammirare per la sua facciata con un arco di grandi dimensioni, per i suoi merli in stile guelfo e soprattutto per la Rognosa, vale a dire la torre, utilizzata in passato come carcere: all’ultimo piano si trova la cella campanaria che veniva impiegata per richiamare l’attenzione della cittadinanza in presenza di emergenze o di pericoli o, più semplicemente, per scandire le ore.
Tra le altre bellezze di San Gimignano che si possono scoprire con il supporto di una delle guide di Guideintoscana.it c’è Piazza Pecori, situata accanto al Duomo: si tratta, in effetti, di uno slargo collocato tra la Torre Grossa e Piazza del Duomo, che domina la visuale in virtù del suo arco con la statua di San Giovanni. Può raggiungere questa piccola piazza solo chi è a piedi, e la sua peculiarità più interessante è rappresentata senza dubbio dalla pavimentazione con cotto a spina di pesce, che in realtà rievoca una corte privata più che un luogo pubblico. Poco oltre ecco, poi, la Loggia del Battistero, mentre di fronte si può apprezzare il Palazzo della Prepositura, che ospita l’archivio dell’Opera: al suo interno vi si trovano, quindi, bolle pontificie, pergamene e manoscritti risalenti al Quattrocento.
Il percorso cittadino, infine, conduce al Palazzo Comunale, edificato alla fine del Duecento: non è altro che il già citato Palazzo Nuovo del Podestà, noto anche con il nome di Palazzo del Popolo, che secondo la leggenda fu progettato da Arnolfo di Cambio. Vale la pena di osservarlo da vicino per il suo Arrengo: si tratta di un balcone al quale si accede tramite delle scalinate. Proprio dall’Arrengo il podestà aveva l’abitudine di rivolgersi alla popolazione per comunicare. Dentro il Palazzo Comunale, si trovano anche il Museo Civico e la Pinacoteca, la quale accoglie opere di vari artisti toscani e non, tra cui il Pinturicchio e il Sodoma. Dopo averle ammirate, non resta altro da fare che gettare uno sguardo al cielo per farsi sorprendere dalla Torre Grossa, la torre più alta di San Gimignano: circa 54 metri. Vi si può salire, così da ammirare il panorama circostante dall’alto. Una sensazione a dir poco magica.