La villocentesi è un test che viene eseguito in gravidanza e permette di scoprire se il feto presenta eventuali malattie cromosomiche o genetiche.
L’esame è invasivo e consiste nel prelievo dei villi coriali, piccoli frammenti di tessuto coriale che compongono la placenta e può essere effettuato dalla decima settimana di gestazione, generalmente tra la undicesima e la tredicesima.
Ed è proprio per questo che con la villocentesi, è possibile avere una diagnosi precoce, rispetto all’amniocentesi che viene eseguita invece tre/quattro settimane dopo.
Con il test è possibile ottenere informazioni che riguardano la struttura cromosomica e il numero relativi al feto e diagnosticare eventuali anomalie come la sindrome di Down, la sindrome da brachidattilia, di Prader- Willi, di Williams-Beuren e altre patologie genetiche.
Generalmente viene consigliato di sottoporsi al test alle donne in età avanzata e, in base ai test di screening o ecografie, ad alto rischio di anomalie, oppure con una precedente gravidanza con feto affetto da malattie genetiche.
L’esame può essere effettuato sia in ambulatori privati che in ospedale, l’importante è che chi lo esegue sia esperto poiché vi è una piccola percentuale di rischio relativa all’aborto; la procedura dell’intervento è abbastanza veloce prevede che, dopo un esame ecografico, alla paziente distesa supina venga prelevato tramite un prelievo transaddominale il materiale fetale.
Il test è in genere affidabile, è raro che in alcuni casi il prelievo fallisca o che non sia possibile esaminare quanto prelevato, si parla tuttavia di una percentuale che oscilla tra l’1 e il 2%.
Sporadicamente la paziente incorre in rischi: possono infatti manifestarsi delle perdite di sangue, rottura prematura delle membrane, infezioni intrauterine con febbre e contrazioni uterine.
Attualmente esiste un altro test prenatale che rispetto alla villocentesi, consente di ottenere risultati precoci, già dalla sesta settimana di gestazione, completamente non invasivo poiché avviene attraverso un prelievo sanguigno materno, in grado di diagnosticare le medesime anomalie cromosomiche.