I trigliceridi sono composti organici, noti come esteri, del glicerolo. Insieme a monocligeridi e digliceridi, compongono la famiglia dei gliceridi, grassi saponificabili che compongono una parte molto importante dei grassi animali e degli oli vegetali.
Quasi la totalità dei grassi che ingeriamo con gli alimenti, quindi, grassi e lipidi, sono costituiti da trigliceridi. Questa tipologia di grassi rappresenta la principale fonte di riserva energetica. I trigliceridi vanno infatti a formare il tessuto adiposo e costituiscono quindi le riserve di grasso. Naturalmente sono diverse le funzioni del nostro organismo che sono legate all’assimilazione e all’utilizzo e trasformazione dei grassi. Quando vengono assorbiti, infatti, vengono trasportati nel sangue e poi destinati al fabbisogno energetico di ogni singola cellula. Nutrienti, zuccheri, aminoacidi, insulina e altri elementi del nostro organismo entrano in contatto con i trigliceridi andando ad influenzare in base alla loro presenza il nostro stato di salute.
Si parla quindi di rischi per la salute in presenza di trigliceridi alti, quando si sente parlare di questa problematiche si tende generalmente a dire che si mangiano troppi grassi anche se da un punto di vista medico non è proprio corretto. Un livello alto di trigliceridi nel sangue può essere un fattore di rischio per malattie cardiovascolari, i trigliceridi sono infatti strettamente collegati al rischio di infarto, al colesterolo, all’aterosclerosi. Dalle analisi del sangue si va quindi a valutare il fattore di rischio cardiovascolare prendendo come riferimento i valori dei trigliceridi e del colesterolo LDL, il colesterolo cattivo e il colesterolo HDL, detto colesterolo buono. Sempre in riferimento ai livelli di trigliceridi nel sangue, uno stato di ipertrigliceridemia può essere fattore di sovrappeso, diabete, abuso di alcol, dieta e stili di vita non salutari. Un regime alimentare equilibrato e uno stile di vita con una corretta attività fisica sono efficaci per prevenire problemi alla salute.