La pigrizia intestinale è un disturbo frequente nei bambini ed e dovuti a fattori che possono essere di stanchezza ma anche psicologia. Ma quando ci si deve preoccupare?
«I bambini già svezzati dovrebbero avere una emissione al giorno, ma se questo ogni tanto non avviene non è un problema», spiega Lucia Romeo, pediatra ed esperta in fitoterapia responsabile SBAM IRCCS Policlinico di Milano.«Invece bisogna intervenire quando la stipsi diventa cronica, cioè il bambino ha emissioni meno di 2 volte la settimana per periodi lunghi». La prima cura è l’alimentazione. In questi casi la prima cosa da fare è agire sull’alimentazione, «che deve essere più ricca di fibre, cereali integrali e acqua». conferma la pediatra. «le prime possono derivare dai legumi da lessare e trasformare in passata e da frutta e verdura. Di queste ultime è importante preparare al bambino ogni giorno cinque porzioni suddivise tra i pasti principali e le due merende del mattino e del pomeriggio prediligendo nei casi di stitichezza le verdure verdi come le zucchine o gli spinaci, la frutta cruda come pere e kiwi, che hanno ottime proprietà lassative. È inoltre importante condire i cibi a crudo con 1-2 cucchiaini di olio extravergine d’oliva perché grazie alla sua azione lubrificante sul tratte intestinale. favorisce le evacuazioni. In bagno metti sempre uno sgabello. A volte, però, la difficoltà il defecare può essere dovuta a un tono muscolare insufficiente che ostacola la circolazione sanguigna, il flusso della linfa, la digestione e anche i movimenti peristaltici. Ecco perché si consiglia sempre di praticare attività fisica, che non necessariamente deve essere uno sport anche una camminata di mezz’ora al giorno o una partita di pallone con gli amici può essere sufficiente per tonificare i muscoli»,suggerisce la dottoressa Romeo.
I bimbi piccoli possono avere difficoltà a causa dell’altezza del wc che non permette loro di appoggiare bene i piedi per terra rendendo ancora più faticoso e difficile l’impegno muscolare. «Un rimedio semplice ed efficace in questi casi è quello di utilizzare un piccolo sgabello sul quale si possano appoggiare senza sferro».