Purtroppo, ancora oggi si registrano sul posto di lavoro che potrebbero essere prevenuto utilizzando i dispositivi di sicurezza adeguati da scegliere in base all’attività svolta. Uno dei dispositivi per la sicurezza che viene maggiormente sottovalutato è la scarpa antinfortunistica. Sono il primo dispositivo di protezione individuale che fornisce la copertura necessaria al piede. Non basta indossarle per proteggere il piede con tutte le sue ossa, articolazioni e muscoli, ma occorre scegliere il modello più adatto in base all’attività svolta.
Nella breve guida che segue, possiamo scoprire come trovare le scarpe più indicate e anche tante altre informazioni come quelle sulla scadenza.
Scarpe antinfortunistiche: come si scelgono
Durante la scelta delle scarpe antinfortunistiche bisogna tener conto dell’attività svolta per trovare il modello che garantisca la migliore protezione. Ovviamente, chi lavora in una industria tessile ha delle esigenze diverse rispetto a chi opera in un cantiere. In ogni situazione, ci sono dei rischi specifici magari legati al tipo di sostanze e macchinari utilizzati durante l’attività produttiva.
Le scarpe da lavoro classiche sono la dotazione basic, indicate per tutti i lavori dove non c’è il rischio di schiacciamento del piede. Si tratta di calzature impermeabili e antiscivolo per tutte le attività. Per evitare che la caduta di un peso massiccio colpisca il piede, ci vogliono le scarpe di protezione che hanno un rinforzo sulla punta, detto anche puntale che supporta pesi fino a 20 kg. Se abbiamo bisogno di una protezione dai pesi superiori ai 20 kg, servono scarpe di sicurezza che hanno un puntale ancora più rafforzato.
Le scarpe più alte sono assolutamente preferibili perché forniscono una protezione maggiore alla caviglia. In diverse situazioni non basta avere il piede al sicuro, ma dobbiamo preoccuparci anche della caviglia. Una scarpa più alta dà anche maggiore stabilità evitando rischi e infortuni quando svolgiamo un lavoro che ci fa muovere molto. Le scarpe da lavoro su eurohatria.com sono a norma e rispettano la normativa sui DPI cioè sui dispositivi di protezione individuale.
Scarpe antinfortunistiche: anche loro hanno una scadenza
In generale, una buona prassi che dovremmo adottare tutti è sostituire le scarpe antinfortunistica una volta ogni sei mesi perché si tratta di un dispositivo utilizzato quotidianamente sottoposto a usura. Anche se il grado di usura non è visibile, le scarpe dopo sei mesi perdono le loro caratteristiche iniziali ed espongono il piede a diversi rischi come quello di schiacciamento. Oltre a controllare costantemente lo stato di usura della scarpa, bisogna anche sapere che c’è una data di scadenza.
Di solito, sulla confezione delle scarpe antinfortunistiche, il produttore o il fornitore indica una data di scadenza che varia dai 12 ai 18 mesi. Questo range è così variabile perché la calzatura è realizzata in base al tipo di rischio: fisico, elettrico, chimico, biologico. Alcuni materiali specifici utilizzati per la realizzazione delle calzature, possono deperire più velocemente e far sì che la scarpa perda le sue caratteristiche iniziali.