Il travaglio della formazione continua per gli ingegneri

CreditiFormativiDura la vita per gli ingegneri. La laurea infatti, al giorno d’oggi, non è che il primo gradino di un’interminabile scalinata.

Se già di per sé non è facile per nessuno trovare un’occupazione in questo periodo di crisi, chi fa l’ingegnere deve far fronte ad un regolamento professionale decisamente impegnativo e tortuoso, una trafila di aggiornamento continuo che non può essere evitata.

Questa nuova regolamentazione è stata approvata lo scorso anno, in data 15 luglio 2013 col nome “Linee di indirizzo del Regolamento per l’aggiornamento della competenza professionale” e pubblicato nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia numeo 13.

Questo obbligo di aggiornamento professionale per gli ingegneri è entrato in vigore l’1 gennaio 2014.

Il tutto si basa sui CFP (crediti formativi professionali), che sono in sostanza l’unità di misura di questa crescita professionale continua. Per poter lavorare come ingegnere è necessario non andare al di sotto di 30 CFP ed è quindi necessario accumularne anno per anno, dato che una volta ottenuti tot crediti come base di partenza, ogni 365 giorni vengono scalati 30 CFP.

Presso il CNI è attiva un’anagrafe che archivia i CFP di tutti gli iscritti agli ordini territoriali. Ogni soggetto formatore, al termine delle attività, si prende cura di inviare telematicamente all’anagrafe stessa l’elenco dei partecipanti e il numero di CFP conseguiti.

Ma come si possono ottenere dunque questi crediti? Svolgendo 3 tipi di formazione professionale:

  • non formale: frequenza, anche a distanza, di corsi o seminari riconosciuti per legge, partecipazione ad eventi individuati dal CNI (conferenze, convegni, ecc.), partecipazione a stage formativi, svolgimento di visite tecniche qualificate a siti di interesse.
  • informale: attività professionale, certificazione competenze professionali da parte dell’Ordine, pubblicazioni qualificate, brevetti, partecipazione a commissioni per esami di stato, partecipazione a interventi di carattere umanitario/sociale in corrispondenza di calamità naturali relativeall’ambito professionale.
  • formale: partecipazione a corsi di master (primo e secondo livello) e dottorati di ricerca, frequenza di corsi universitari con esame finale.

Per saperne di più sui corsi guardate qui: CFP crediti formativi ingegneri