Com’è andato il mercato immobiliare nella prima parte del 2015? Di certo, il contesto di crisi economica ha svolto un ruolo rilevante, anche se occorre tenere conto del clima di fiducia che il governo Renzi ha tentato di instillare nei cittadini. La tendenza, in ogni caso, è stata quella di un calo dei prezzi delle case. Il valore medio degli immobili allo stato attuale è di circa 2000 euro per metro quadro, il che vuol dire che rispetto allo scorso anno c’è stata una contrazione dei prezzi di quasi il 3%.
Chi vuole investire in case a Roma, a Milano o nelle altre città, quindi, può sfruttare questo momento propizio. Non è un caso che nei primi sei mesi del 2015 in Italia il volume degli investimenti nel settore è stato di circa 3 miliardi e 600 milioni di euro. Come ha fatto notare Cbre Italia, società impegnata nella consulenza immobiliare che ha fornito tali dati, rispetto allo stesso periodo del 2014 c’è stata una crescita significativa, con gli investimenti che sono più che raddoppiati. Le prospettive rispetto al settore immobiliare, quindi, sembrano essere positive, ma è bene non illudersi, in quanto – a detta degli esperti – per il mattone non ci sono miracoli in vista: insomma, il settore andrà incontro a una ripresa graduale, ma saranno soprattutto gli investimenti stranieri a fornire una spinta decisiva in questo senso. Meglio, quindi, non attendersi alcun tipo di crescita repentina, come puntualizza Reag, società internazionale che si occupa di valutazione immobiliare, secondo la quale i prezzi delle case torneranno a crescere solo dopo il 2017. Resta il fatto che il real estate nostrano è molto apprezzato all’estero, e quindi gli investitori stranieri potrebbero dare un impulso decisivo.
Per quel che riguarda gli affitti, d’altro canto, occorre segnalare che in Italia i canoni di locazione hanno fatto registrare un leggero aumento nei mesi di aprile, maggio e giugno del 2015, con una crescita del prezzo dell’%, pari a più di 8 euro al mese. La variazione su base annuale è ancora più in aumento, con una crescita dell’1.6%. Tra le grandi città, è interessante lo scenario di Roma, che ha concluso il secondo trimestre di quest’anno con una diminuzione dei costi delle abitazioni di seconda mano; il calo è stato pari all’1%, e nella Capitale i valori immobiliari oggi parlano di poco più di 3500 euro al metro quadro. Da parte della Fiaip, intanto, arriva la richiesta di abbattere la tassazione immobiliare, per evitare che le abitazioni perdano ulteriormente valore.
In effetti, il nostro è il Paese dell’Eurozona in cui i prezzi delle case sono diminuiti in misura più significativa: in questa speciale classifica siamo secondi solo alla Lettonia. Nei primi tre mesi del 2015 si è assistito in Italia a una flessione del 3.3% rispetto ai primi tre mesi del 2014: a rilevarlo è Eurostat, che ha dimostrato che negli altri Paesi europei c’è stato – invece – un trend positivo.