Ispirato all’omonimo romanzo di Giuseppe D’Agata, “Il Medico della Mutua” rappresenta uno dei film più popolari in cui Alberto Sordi , che presta il volto al dottor Guido Tersilli. Si tratta di un film – parodia che tenta di mettere alla berlina il sistema sanitario del tempo, organizzato secondo il sistema della mutua e a carico dello Stato. Inoltre, il film vuole sottolineare come tutto il coordinamento venga gestito attraverso meccanismi di corruzione e raccomandazione. Proprio per questo motivo, il film ha fatto rumore al tempo, anche perché, seppur accompagnato dall’ilarità della commedia, nasconde un duro atto di denuncia nei confronti di un sistema sanitario corrotto che incoraggia ruberie, sprechi di denaro pubblico e clientelismi.
Il film concentra l’attenzione sul dottor Guido Tersilli, che scopre di poter guadagnare molto di più occupandosi di mutuati. All’inizio gli affari non vanno bene, ma un evento improvviso dà una svolta alla sua carriera. Per poter raggiungere il suo obiettivo, deve ricorrere ad un sotterfugio. Quando la carriera sembra ben avviata, il dottor Tersilli non ha più tempo per respirare e si rende conto può dedicare ai pazienti solo pochi minuti per una visita. In seguito ad un malore, finisce nello stesso ospedale, dove aveva iniziato la sua carriera nel settore medico. Sentendosi minacciato dai suoi vecchi colleghi che gli vorrebbero portar via gli assistiti, prenderà una vantaggiosa decisione.
Accompagnato dalle musiche di Piero Piccioni con “Samba Fortunata”, il film è ambientato a Roma, tra il palazzo dell’INPS all’EUR, via Piccolomini e via del Banco di Spirito Santo 3, proprio davanti a Castel Sant’Angelo. Gli esterni della clinica dove Guido Tersilli lavora a titolo gratuito sono gli esterni dell’istituto dell’Opera don Orione di Roma. Inoltre, il successo de “Il Medico della Mutua” è testimoniato anche dagli introiti, essendo il film che ha riscosso il secondo maggiore incasso nella stagione cinematografica italiana 1968-69, circa 3 miliardi delle vecchie lire. Tuttavia, il film ha ottenuto anche altri ed importanti riconoscimenti, essendo stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare e avendo conseguito: il David di Donatello come miglior attore protagonista a Alberto Sordi nel 1969; i Nastri d’argento come miglior attrice non protagonista a Pupella Maggio nel 1969; il Globo d’oro come miglior attore a Alberto Sordi sempre nel 1969. Inoltre, “Il Medico della Mutua” sarà accompagnato da un sequel, intitolato “Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue”, sotto la regia di Luciano Salce. Il film è stato distribuito anche all’estero, dove è arrivato accompagnato da un titolo, che sintetizza benissimo il contenuto della pellicola: “Be sick… It’s free”, che vuol dire “Ammalati… È gratis!”. Nonostante il contenuto sferzante e da parodia, il film ha segnato un’epoca ed ancora oggi è conosciuto tra il pubblico, e si trova online sulla piattaforma The Film Club di Minerva Pictures.
Il film “Il Medico della Mutua” è impreziosito dalla presenza di Pupella Maggio, attrice teatrale e cinematografica napoletana, pseudonimo di Giustina Maria Maggio. Quest’ultima ha mosso i primi passi nel teatro al fianco di Eduardo Scarpetta, per poi proseguire la sua carriera accanto ad Eduardo De Filippo, Luchino Visconti, Federico Fellini, dividendosi tra teatro e cinema.