Forse non è chiaro a tutti che cosa sia la finta malattia perciò vale la pena approfondire l’argomento.
Che cos’è la finta malattia
Si parla di finta malattia per indicare la violazione della legge 104 per indicare un comportamento fraudolento e addirittura lesivo. È un reato ai danni dello Stato usare la finta malattia, cosa di cui pochi si rendono conto. Si tratta di inviare un certificato medico per non andare al lavoro anche se in realtà si sta benissimo. In questo modo, si può usufruire della malattia pagata precedendo comunque lo stipendio anche senza andare al lavoro. Non solo, molte persone in finta malattia anno si limitano a questo ma usano il tempo libero dal lavoro per fare tutt’altro. alcuni svolgono una seconda attività lavorativa, altri vanno in giro e altri sono proprio in vacanza. È un reato perché l’azienda e l’Inps pagano ugualmente una parte della paga oraria, avendo così un danno economico.
È sicuramente giusto che i lavoratori abbiano diritto alla malattia pagata ma non è giusto nei confronti dell’azienda ma anche della previdenza sociale statale e degli altri lavoratori che vanno regolarmente a lavorare e pagano i contributi, approfittarsene.
Cosa fare quando si sospetta la finta malattia
Chi sospetta che un dipendente usai la finta malattie, ha alcune frecce al suo arco. Anzitutto, il datore di lavoro, e solo lui, può inviare a domicilio il medico del lavoro. Si tratta di una figura che va a domicilio nelle cosiddette fasce orarie, cioè negli orari in cui una peronea dovrebbe per forza trovarsi a casa se è davvero malato. Il medico del lavoro è un professionista esterno diverso dal medico curante del dipendente.
Purtroppo, è solo il datore di lavoro ad avere questa possibilità, mentre altri soggetti che hanno certi sospetti possono fare ben poco. Spesso capita che siano i colleghi di lavoro ad accorgersi di un comportamento fraudolento e in questo caso conviene loro affidarsi a uno specialista delle investigazioni private. Anche un datore di lavoro può farlo ovviamente.
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