Detersivi biologici: facciamo chiarezza

DetersiviBioPurtroppo sull’argomento detersivi biologici regna ancora una gran confusione: molte persone pensano che non siano efficaci come i detergenti convenzionali; altri ne lodano le qualità, ma ritengono che siano troppo costosi e che usarli sia un privilegio destinato ad una ristretta élite; infine c’è chi vorrebbe servirsene, ma non sa come riconoscerli e soprattutto dove acquistarli. Cerchiamo dunque di fare chiarezza.

La definizione fornita da Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Prodotto_ecologico) di Prodotto Ecologico implica che, pur rimanendo competitivo dal punto di vista del prezzo e della qualità, abbia un impatto ambientale minore rispetto agli altri prodotti della propria categoria. Nel caso dei detergenti questo si verifica qualora al loro interno siano presenti degli ingredienti, che non compromettano l’equilibrio dell’ecosistema ambientale. Se prendiamo un detersivo tradizionale e scorriamo la lista delle sostanze in esso contenute, possiamo facilmente renderci conto della sua pericolosità per la salute nostra e della terra: a cominciare dagli acidi (cloridrico, fosforico o ortofosforico), che presentano un livello di tossicità elevatissimo per l’uomo, passando per il perborato di sodio, gli sbiancanti ottici o il tetra potassio pirofosfato, con un impatto ambientale davvero notevole, capace di compromettere l’intero ecosistema.

Scegliere di acquistare un detergente alla spina piuttosto che il prodotto in confezione singola è già un passo in direzione di un maggior rispetto dell’ambiente, ma non può ancora ritenersi sufficiente, poiché tutti questi prodotti contengono gli stessi nocivi tensioattivi. Se vogliamo davvero compiere un’azione che rispetti la terra dovremmo puntare invece sui detersivi biologici, ossia composti da ingredienti di origine naturale: l’acido citrico ad esempio è un ottimo anticalcare con impatto ambientale pressoché nullo; l’alcol etilico, solvente dei grassi, è completamente biodegradabile, come pure l’igienizzante bicarbonato di sodio; l’acqua ossigenata è un eccezionale sbiancate e disinfettante 100% green; etc.

Purtroppo decodificare i nomi latini degli ingredienti non è sempre semplice, ma talvolta per capire cosa contengono i prodotti che acquistiamo basta fare attenzione ad alcune scritte sulla confezione: se nell’etichetta troviamo diciture simili a “Con ingredienti vegetali”, significa che solo una parte di essi sono bio, ma non la totalità; quando compare l’allettante comunicazione “Non contiene” seguita dal nome dell’inquinante di origine petrolchimica, andiamo sempre a verificare quale alternativa è stata adottata, se naturale o ancora una volta chimica.

Sfatiamo infine il mito del costo eccessivo: acquistando detersivi biologici non solo contribuiamo alla salute del nostro pianeta, ma anche a quella del nostro portafoglio. Rispetto ai detergenti tradizionali legati a grande case produttrici, che devono far rientrare nel costo del singolo prodotto anche quello della campagna marketing, quando acquistiamo un detersivo biologico quello che paghiamo è il prezzo effettivo del quantitativo acquistato, non dei spesso insignificanti gadget allegati, non dei bollini della raccolta punti, e così via. Vengono inoltre a cadere gli sprechi relativi all’acquisto di molteplici prodotti specifici per ogni tipo di intervento: i detersivi biologici sono per lo più multiuso, basterà variare il dosaggio per poterli impiegare su qualsiasi superficie della nostra casa.

Se volete approfondire l’argomento, andate sul sito Puliti&Felici (www.pulitiefelici.it) dove troverete tanti utili consigli per la pulizia della vostra casa nel pieno rispetto dell’ambiente e della nostra stessa salute.