Nota e utilizzata da secoli, la Cannabis, o canapa, è una pianta che ancora oggi genera pareri contrastanti, in merito alle sue doti terapeutiche, alle qualità benefiche e agli effetti psicotropi che è in grado di offrire.
Nella Cannabis sono presenti diversi elementi detti fitocannabinoidi, tra i quali i più conosciuti sono il CBD e il THC. Il THC è il responsabile degli effetti psicotropi e leggermente allucinogeni della cannabis, mentre il CBD, oltre a contrastare tali effetti, è ritenuto ricco di elementi salutari e sta ottenendo l’attenzione da parte della scienza e della medicina per via del suo potenziale terapeutico.
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Come avviene l’estrazione del CBD
Per estrarre il CBD è necessario utilizzare varietà di Cannabis regolamentari, di cui sia permessa la coltivazione per motivi industriali. Per essere ammessa dalla legge attualmente in vigore, la Cannabis deve contenere infatti una bassa percentuale di THC (non superiore allo 0,2%). Dalla pianta viene ricavato un primo estratto grezzo dove sono presenti diversi componenti: cannabinoidi, clorofilla, cera e altro.
Da questo primo prodotto, attraverso diverse fasi di raffinazione, si ottiene un estratto in cui la percentuale più alta è quella di CBD: al momento in cui tale percentuale superi l’80%, il prodotto inizia a cristallizzarsi, e la raffinazione prosegue fino a quando i cristalli di cannabidiolo non saranno puri almeno al 99%.
Perché il CBD viene ritenuto un prezioso elemento terapeutico
La principale dote del CBD è quella di regolare alcune funzioni dell’organismo, intervenendo per modularne sia gli eccessi che i deficit e ripristinando un equilibrio naturale. Si rivela quindi utile, ad esempio, a riequilibrare il sistema immunitario, così come a intervenire nel risolvere i processi infiammatori. Nell’organismo umano sono infatti presenti alcuni recettori in grado di interagire con il CBD, e con altre sostanze simili.
Il cannabidiolo, in base alle ricerche effettuate, può offrire ottime proprietà analgesiche e antinfiammatorie, si rivela utile nel trattamento delle sindromi ansiose e compulsive e pare sia ideale anche per il trattamento di alcuni disturbi psichici come la schizofrenia e il bipolarismo.
In un contesto più generale, può essere considerato un ottimo integratore dalle proprietà antiossidanti, energizzanti e disintossicanti.
Come si utilizza il cannabidiolo
Le forme in cui il cannabidiolo viene distribuito sono diverse, dai cosmetici ai prodotti alimentari. Le forme più note sono probabilmente l’olio di CBD, da assumere direttamente sotto la lingua, i cristalli, che possono essere vaporizzati e consumati con una svapo elettronica, e le linee di cosmetici per la pelle.
Una delle doti del CBD è infatti il suo effetto antiossidante, che a seguito degli studi più recenti pare sia ancora più intenso ed efficace di quello offerto dalle vitamine C ed E. Naturalmente, il cannabidiolo contenuto nei prodotti distribuiti commercialmente non ha effetti terapeutici specifici: la Cannabis terapeutica richiede il controllo medico e viene somministrata con modalità e dosi diverse.