Contributo IVS dipendenti: perché è importante

Coloro che sono in possesso di un lavoro come dipendenti, con un bello stipendio mensile fisso, possono dirsi davvero molto fortunati. Oggi come oggi infatti riuscire a trovare questa stabilità economica non è semplice, a causa della crisi che negli ultimi anni ha investito il nostro paese e ha reso il settore lavorativo piuttosto sterile e privo di prospettive. Avere uno stipendio fisso vuol dire riuscire a vivere al meglio, pagando tutte le spese che è necessario sostenere e permettendo alla propria famiglia di non avere mai alcun tipo di mancanza.

Sono oggi molto numerose però anche le persone che, anche proprio a causa della mancanza di posti di lavoro, hanno scelto una strada diversa diventando liberi professionisti o lavoratori autonomi, in molti casi persino inventandosi un nuovo lavoro. Se hanno avuto occhio e se sono stati attenti a quelle che sono le esigenze del mercato odierno, sicuramente possono dirsi altrettanto fortunati: anche se non sono in possesso di uno stipendio fisso, sono comunque in grado di effettuare ogni spesa e far crescere la propria famiglia al meglio.

Lavoratori dipendenti e liberi professionisti sono inoltre accomunati dal fatto di poter un giorno garantirsi una pensione adeguata alle loro aspettative e al loro stile di vita. Un giorno cioè, quando avranno lavorato tutti gli anni previsti dalla legge italiana, avranno finalmente la possibilità di prendersi il loro meritato riposo senza per questo motivo dover rinunciare a niente. Ci sono però molti eventi che possono accadere lungo il corso della vita e che potrebbero portare alla mancanza di questa stabilità economica, se non fosse per la presenza del contributo IVS.

Il contributo ivs dipendenti o contributo Invalidità, Vecchiaia, Superstiti, permette di garantire una stabilità economica proprio nel caso in cui queste tre evenienza si trasformino in realtà:

  • Invalidità. Incidenti e infortuni possono capitare a tutti. In molti casi può trattarsi di eventi senza alcuna conseguenza negativa, ma in altri è invece possibile che comportino un’invalidità più o meno grave. L’invalidità purtroppo potrebbe comportare un’inabilità al lavoro che è stato svolto sino a questo momento. Grazie al versamento del contributo IVS avrete comunque la pensione che vi spetta.
  • Molte persone iniziano a lavorare piuttosto tardi, una condizione questa che è sempre più diffusa tra le nuove generazioni dato che il mondo del lavoro vive ormai da tempo una situazione di crisi e di stallo. Iniziare a lavorare tardi potrebbe essere un problema per alcuni individui che invecchiando potrebbero non risultare più idonei allo svolgimento del loro lavoro. Anche per loro il contributo IVS è una vera e propria garanzia.
  • Ci rendiamo perfettamente conto che nessuno vuole pensare alla propria morte. Purtroppo però può arrivare quando meno ce lo aspettiamo, lasciando i propri familiari, i superstiti quindi, privi del sostegno economico che hanno ricevuto sino a qual momento. Il contributo IVS permette invece ai familiari di percepire la pensione del defunto.

Queste considerazioni dovrebbero avervi fatto comprendere che si tratta di una quota pensionistica davvero molto importante, quasi una sorta di assicurazione che permette di ottenere una copertura in caso di problemi sia per voi che per i vostri familiari.

Ma come versare i contributi IVS? I lavoratori dipendenti troveranno la quota pensionistica già decurtata dal loro stipendio, una voce infatti che compare in busta paga. I lavoratori autonomi invece devono versarla tramite modello F24, ma tranquilli sarà il vostro commercialista di fiducia a darvene comunicazione. Anche perché non si tratta di una quota fissa, bensì di una quota per il cui calcolo entrano in gioco diversi fattori: la tipologia di lavoro e il reddito percepito in primis, ma anche le dimensioni e il reddito della realtà aziendale per cui lavorate, l’età e persino la città in cui risiedete. In generale si va comunque dal 24% al 34% circa del valore dello stipendio.