Che cos’è la dislessia e come viene certificata

La dislessia è un disturbo specifico dell’attenzione. Riguarda la lettura e non la scrittura o il calcolo che sono specifici di altri disturbi. Un bambino dislessico ha difficoltà con la lettura perché non riesce a riconoscere le lettere e le parole. Questo impedisce la comprensione del testo. Spesso, un bambino dislessico tende a presentare un atteggiamento svogliato verso la lettura e tutti i compiti che hanno a che fare con la comprensione del testo. Quando il bambino non riconosce le lettere non c’è la conversione sia in grafia e nel suono. Chi è dislessico non è detto che non sia capace ma può impiegare più tempo a farlo e fare più errori. Confrontare i risultati con quelli degli altri bambini aiuta a capire la differenza. La dislessia è un disturbo neologico che colpisce le aree del cervello collegate al linguaggio ma non è ancora chiaro come questi disturbi nascano. I meccanismi di insorgenza sono oscuri ma è invece nota la terapia che può avvalersi di diversi strumenti per le famiglie e per la scuola anche.

Come avviene la certificazione

Purtroppo, può essere molto difficile per un genitore riconoscere la dislessia da un semplice atteggiamento di svogliatezza verso la lettura. Anche per un insegante può esser difficile accorgersi subito del problema, spesso perché ha molti altri bambini a cui pensare. Per avere una diagnosi corretta e anche certificata è necessario rivolgersi ai centri specializzati. Il centro deve sempre essere riconosciuto altrimenti il certificato che rilascia non è valido e non viene riconosciuto dall’istituto scolastico.

Che cosa succede dopo la certificazione

Dopo che il bambino è stato certificato con un disturbo specifico dell’attenzione gli viene assegnato un aiuto, che comunque si presenta come aiuto per la classe e non per il singolo individuo per evitare conflitto nel gruppo classe. Ci saranno programmi specifici in base all’entità del disturbo e dei percorsi ad hoc per avere delle valutazioni in merito ai suoi progressi.

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