All’interno della legge di stabilità, di cui si è tanto discusso in questi giorni, c’è anche una parte dedicata alle moto e auto d’epoca e da collezionismo e non si tratta di buone notizie per i proprietari di questi particolari veicoli.
Infatti, nella legge viene stabilita l’impossibilità di ottenere una riduzione del bollo sui motocili e sulle automobili di età compresa tra i 20 e i 30 anni. Andando più nel tecnico, la legge apporta una modifica al provvedimento approvato il 21 novembre del 2000 che disciplinava per l’appunto le tasse automobilistiche “per particolari categorie di autoveicoli”; in particolare viene abrogato il comma 2, quello che stabilisce il concetto di “particolare interesse storico e collezionistico”.
Una decisione che scontenta non soltanto i numerosi motociclisti e proprietari di auto storiche, ma anche tutte quelle società che da sempre fanno della valutazione della storicità dei mezzi uno dei loro main business, due su tutte FMI e ASI.
Oltre al danno la beffa, perché i motociclisti e automobilisti proprietari di questi mezzi, oltre al bollo ridotto rischiano di dover fare i conti anche con l’innalzamento del costo delle tariffe assicurative; questa decisione spetterà comunque alle singole compagnie.
L’Automotoclub Storico Italiano, meglio conosciuto come ASI, ha dichiarato pubblicamente la propria contrarietà al provvedimento. In una nota pubblica sono state duramente criticate le decisioni prese dal Governo Renzi; in particolare è stato sottolineato il fatto che, con l’intento di risparmiare una manciata di milioni di euro si è assunto il forte rischio di rinunciare ad un introito molto più elevato.
Dunque, si tratta dell’ennesima decisione che va a colpire i motociclisti, anche se quelli proprietari di mezzi d’epoca, i quali devono già far fronte all’aumento ormai all’ordine del giorno dei ricambi moto.