Acque meno a rischio con le barriere galleggianti antinquinamento

barriere galleggianti antinquinamentoL’inquinamento è uno dei problemi più grandi che il pianeta sta affrontando negli ultimi 30 anni, sopratutto per quanto riguarda le acque. Spesso sentiamo di navi che trasportano petrolio o prodotti altamente inquinanti, che subiscono incidenti in mare aperto, con conseguenti importanti perdite sia dal punto di vista economico che – sopratutto – ambientale; le acque vengono contagiate da prodotti o liquidi tossici e questo causa danni irreparabili causati dall’inquinamento delle acque, colpendo in principal modo la fauna e flora marittima, ma creando un complessivo disastro ambientale.

Se analizziamo la sciagura della Costa Concordia avvenuta nel gennaio del 2012, “incastrata” su uno scoglio al largo delle isole del Giglio, non si più evitare di notare che è rimasta accasciata su un fianco per circa 2 anni e mezzo; in questi casi, dove la burocrazia diventa piuttosto lunga e dove le attività di ritrovamento dei dispersi è complicata, è necessario provvedere ad una salvaguardia delle acque.

Come si possono limitare i disastri ambientali in queste situazioni? Ad esempio, utilizzando delle barriere galleggianti antinquinamento realizzate da aziende specializzate, in grado di contenere in un’area ben delimitata tutto ciò che potrebbe essere dannoso per le acque, per la costa e per tutti gli esseri viventi, direttamente o indirettamente collegati.

Precisamente le barriere servono a contenere la perdita di idrocarburi che rappresentano composti chimici formati da carbonio ed idrogeno e si possono presentare sotto vari aspetti: liquidi, gassosi e solidi. In poche parole possono essere benzina, greggio, sostanze utili per l’energia solare che trasportate sia via mare che via terra, possono danneggiare seriamente il nostro ambiente.

Esistono diverse tipologie di barriere antinquinamento, in base al tipo di utilizzo: per le acque calme e portuali vengono utilizzate quelle rigide, oleoassobenti per raccogliere gli idrocarburi, trasparenti per avere un basso effetto visivo; antitorbidità per favorire lavori di scavi all’interno delle acque; barriere antiesondazioni per evitare che le zone asciutte vengano invase dalle acque.

Esiste poi la possibilità di creare delle barriere personalizzate, per ottenere tutti i vantaggi di casi specifici. Per questo motivo i professionisti del settore sono costantemente alla ricerca delle migliori soluzioni per ogni tipo di problema.

Ma sono davvero così utili?

Per comprendere l’efficacia di queste soluzioni proviamo a pensare a cosa sarebbe accaduto se, con il naufragio della Costa Concordia, non fossero state adottate soluzioni di questo tipo.

Le acque e le coste sarebbero cosparse di rifiuti, elementi inquinanti ad alta tossicità con danni irreparabili: il corretto utilizzo di questi strumenti ha permesso, invece, di mantenere le acque e le coste del Giglio in buone condizioni, con una notevole riduzione dei danni.